(Italiano) Aggettivo possessivo, voglio che il mestiere venga considerato SOCIALMENTE UTILE.


Il mio lavoro, il mio posto, mio figlio/a, devo avere, mi devi dare, il mio diritto, MIO, MIO DIRITTO; DIRITTO…

Da piccolo sentivo declinare il “non essere egoista” come una forma di vergogna, oggi da adulto dico: “Siate egoisti, nel senso che è giusto dare attenzione a se stessi per poi dedicarsi eventualmente agli altrui problemi”. Direi che fin qui tolto le “crocerossine”(utilissime) non fa una piega.
opportunita

opportunita
Mi domandavo: se il mondo cambia nelle regole, nell’economia, nel clima, nella tecnologia, nell’interpretazione delle abitudini e tanto altro di certo, come mai l’atteggiamento di fondo degli individui resta pressoché invariato rispetto agli ultimi 100/1000 anni? Ci è stata fornita l’opportunità di migliorarsi, di illuderci di aver fatto scelte consapevoli (di fatto sono scelte di mercato), ci occupiamo del nostro e solo del nostro, al punto tale che negli ultimi 60 anni siamo tutti più ”ricchi” con una società più povera.


Non è certo un’arringa politica la mia, sto ragionando ad alta voce con me, con voi, per cercare di comprendere l’ESSERE UMANO, dato che di un suo bisogno mi occupo, ossia la rappresentazione della sua immagine e della sua identità attraverso l’unico abito naturale che abbiamo, I CAPELLI.


Siamo di certo in un periodo di insicurezza dove la parola d’ordine del marketing, del vivere, del doversi guardare continuamente dagli altri, dove non bastiamo a noi stessi per vivere perché troppe sono i doveri la fa da padrona. Doveri che ci angosciano, che ci fanno sentire sempre un passo indietro, doveri che ci frustrano a tal punto che le insicurezze attanagliano l’individuo, periodo dove ci sembra che di nessuno ci si può o ci si debba fidare.
Eppure pensate al paradosso: non ci si conosce, entrate in un negozio di Acconciatori (così è declinato oggi il mio mestiere, chiaramente io non condivido, mi definisco Tricoestera- Barbitonsore) e demandate la vostra ricerca dell’immagine ad uno sconosciuto


Pensate agli psicoterapeutici che prescrivono a molti pazienti di apprendere a truccarsi o a cambiare un taglio di capelli, piuttosto che cambiare colore dei capelli. Sono strumenti molto forti e motivanti, sono l’opportunità che non vediamo perché il giudizio altrui è troppo importante in una società dove siamo molto egoisti e paradossalmente non riusciamo a fare a meno dell’altrui pensiero.(inizialmente lo è) facendovi toccare una la parte più pregiate di un essere umano, la testa.

Parlando con tante persone mi rendo conto che il timore degli altri è solo nella società, come se la medesima così affollata non appartiene a noi tutti, ma semplicemente ci viviamo dentro per necessità.

Altro paradosso è che l’identità e la propria immagine si manifestano proprio in quella società nella quale non riusciamo più a sentirci sicuri, poi dichiariamo che con le persone va bene è nell’insieme che non va. Associare insicurezze sociali al mio mestiere può sembrare presuntuoso, ma vi assicuro che ci sono stati momenti in cui il poter rimettere in condizioni di igiene e di rappresentazione le persone meno abbienti (come fece fare Tony Blair nel suo mandato), è motivo di Sicurezza per le persone e di nuova opportunità.


Mi domando se in seno alla società ognuno non stia vivendo una sorta di psicoterapia per comprendere i propri limiti, per conoscere le proprie caratteristiche e per poter una volta compreso che noi siamo gli altri, tornare ad affidarci un po’ di più.
La mia ricetta è banalmente e assolutamente interessata (perché ci credo, non per economia): consigliate ai vostri clienti di venire più spesso dagli acconciatori, per giocare di più con la loro immagine e ricordate loro che i capelli essendo l’unico abito naturale che abbiamo, lo possono modellare ed indossare come meglio si crede. Un abito che ci rassicura, che ci fa stare bene con noi stessi, un abito che di contro ci rende interessanti agli altri (siamo noi stessi gli altri), abiti che vanno variati non solo per necessità, ma per piacere.

Siamo un MESTIERE socialmente utile.